lunedì 7 luglio 2008

Documentario Carinola



i diritti di questo documentario sono di ACLI Anni Verdi Carinola che l'ha prodotto e regolarmente pagato fattura.


Dal Blog di Biblioteca carinola:

Notando, con piacere, che alcuni siti qui linkati ripropongono in streaming il video riteniamo doveroso fornire alcune informazioni utili alla valutazione finale.
Inutile dire che ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte e, come abbiamo scritto nel forum abbiamo rispettato le scelte del regista anche quando avremmo operato diversamente.

Il documentario ha finalità di promozione turistica ed è limitato nella durata dal format televisivo scelto. L'introduzione del Sindaco è fondamentale per dare una impronta istituzionale al filmato; per correttezza dobbiamo dire che il Sindaco ha fatto il suo intervento senza conoscere n'è il testo n'è le riprese lasciandoci piena libertà di scelta.

Le altre scelte sono state effettuate in base ad un criterio di effettiva fruibilità dei luoghi e lungo un preciso percorso percorribile nei due sensi: da Casanova a Casale e viceversa. Per questo sono stati "trascurati" luoghi importanti come San Martino, Nocelleto e le Ville.

L'enfasi su San Francesco è stata voluta dal regista che crede che la grotta del Santo può essere un attrattore più forte degli altri (il quattrocento) ed anche i tempi dedicati a Casale sono stati ridotti per la proporzionalità tra testo e immagini. Abbiamo fornito la storia di San Paolo e dell'apparizione della Madonna ma la semplicità dei luoghi non consentiva d narrarle con le immagini disponibili.

L'infiorata è stata ripresa pechè capitava nel periodo delle riprese e non c'erano altre manifestazioni importanti, e naturalmente, perchè è molto suggestiva.

L'intervista a Don Amato, molto tagliata rispetto all'originale, serviva a spezzare la monotonia delle immagini. Avremmo desiderato inserire scene sulla Sagra della Ciliegia e Sulla festa della Vendemmia ma siamo stati penalizzati dal periodo.

Poi, il documentario non è l'inventario di quello che c'è ma serve a stimolare i turisti a venire a scoprire tutto quello che c'è.

Tocca a noi organizzarci per fa vedere che c'è di più.

Il Falerno è, secondo noi, l'unico vero prodotto tipicamente Carinolese anche se si produce anche altrove, nè la mela nè la pesca nè l'olio definiscono Carinola. Sul Falerno Trabucco ha dimostrato di avere, oltre alla disponibilità, anche competenze ed una splendida cantina allestita. Altre cantine, anche importanti non sono così attrezzate o non avevano la disponibilità quel giorno.

Infine, abbiamo chiesto a tre ristoranti se volevano apparire in video e non abbiamo avuto riscontro; abbiamo ricevuto un contributo dal comune di EUR 600,00 a parziale copertura delle spese che ci siamo accollati insieme a tutto il lavoro.

Chi sa fare di meglio si faccia avanti e collabori. Noi abbiamo smesso di lamentarci e siamo passati all'azione.

Costruire è difficile e richiede tempo e lavoro, distruggere è un attimo.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Splendido!!

Anonimo ha detto...

davvero molto bello e ben fatto!!

Anonimo ha detto...

davvero molto bello e ben strutturato..............speriamo ke kasale nn si andrà piano piano a perdere

Anonimo ha detto...

Sarebbe il caso di dire che i diritti di questo documentario sono di ACLI Anni Verdi Carinola che l'ha prodotto e regolarmente pagato fattura.

Anonimo ha detto...

comincio a pensare che anche noi a carinola siamo entrati nel terzo millennio!!!!!
complimenti questo documentario fa capire che carinola è una terra piena di potenzialità!!!!

Anonimo ha detto...

Ottimo e davvero molto interessante lo fatto vedere ad un mio compagno di università di Roma e ha detto che appena può verrà un giorno da me a casale per visitare qualcosa! Il documentario ha fatto il suo effetto quindi! speriamo solo che non sia l'ultimo! complimenti ad acli anni verdi

Anonimo ha detto...

comunque si vede che mannillo legge!!

Anonimo ha detto...

Ci fa piacere che il tio compagno di università abbia apprezzato Carinola, forse apprezzerà un po' meno quel "lo fatto" che è come un pugno nell'occhio, specie se scritto da un giovane universitario. Si scrive "L'HO FATTO"; è un passato prossimo. Uaglio', e che caspita! controlla prima di far pubblicare oppure ripassati un po' di grammatica che non fa mai male!

Deco ha detto...

per l'anonimo delle 22:40 Chiedo scusa per non aver notato l'errore e per averlo pubblicato ma credo che sia un modo di scrivere abbreviato tipo quello degli sms!

Anonimo ha detto...

E perchè ti scusi Deco? L'errore non è tuo e non credo sia un modo di scrivere tipo sms: è proprio un
erroraccio. Anch'io l'ho fatto uno, ma si capisce che è di digitazione, ma uno così...! Dai si scherza, non la prendere troppo sul serio. Noi del quiquirì siamo dei monellacci cattivi, ma ci piace tanto scherzare...e rompere le scatoline al prossimo.
Abbracci.
22,40

Iscriviti al gruppo FACEBOOK di PiaZZeTTaOnLiNe
Guarda i Video e le Foto Di PiaZZeTTaOnLiNe
redazionepiazzettaonline@yahoo.it