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domenica 16 novembre 2025

CASALE SALUTA DON LUCIANO: VENT’ANNI DI COMUNITÀ, GRATITUDINE E SPERANZA PER IL FUTURO

 

La chiesa madre di Casale di Carinola questa sera  era gremita come nelle grandi occasioni. Una comunità intera si è stretta attorno a don Luciano, per salutarlo con affetto, riconoscenza e una commozione palpabile.

La celebrazione è stata un lungo abbraccio fatto di ricordi, testimonianze, ringraziamenti e parole che











































hanno raccontato vent’anni di vita pastorale intensa, diventati parte dell’identità del paese.



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Il saluto del sindaco: “Dove non arrivano le istituzioni, arriva don Luciano”


Il primo intervento è stato quello del sindaco, che ha espresso un “grazie malinconico ma sincero”, carico di affetto e reciproca stima.

Ha ricordato il ruolo sociale del parroco, spesso determinante: «Dove le istituzioni non arrivano, arriva don Luciano».


Nel suo discorso, il primo cittadino ha parlato dei tanti confronti avuti negli ultimi quattro anni, dei consigli ricevuti, delle preoccupazioni per il futuro:

«Quando si perde un punto di riferimento così, la comunità lo sente. Ma non dobbiamo perdere ciò che lui ha costruito. Continuiamo insieme».



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I giovani dell’oratorio: “Ci hai donato un futuro migliore”


I ragazzi e gli animatori dell’oratorio hanno rivolto al parroco un saluto affettuoso e spontaneo, ricordando la vicinanza, l’ascolto e la capacità di esserci sempre.

Per loro, don Luciano è stato una guida presente, un incoraggiamento costante, un educatore che ha creduto nei giovani e nella loro energia.



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“Viviamo Casale”: l’oratorio come seconda casa


Molto toccante anche il ringraziamento di Antonio Santaniello per l’associazione Viviamo Casale.

Antonio ha ricordato come intere generazioni siano cresciute nell’oratorio creato da don Luciano:


«L’oratorio era una seconda casa. Era meglio sbagliare lì che per strada. In oratorio eri protetto, in strada no».


Le sue parole hanno restituito l’immagine di un parroco amico:

«Hai unito un gruppo di giovani, insegnandoci la carità e la solidarietà. Casale sarà sempre casa tua».



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“A un passo dal domani”: grazie per l’accoglienza


L’associazione A un passo dal domani, nata da poco, ha espresso gratitudine per la disponibilità e l’apertura mostrate da don Luciano verso la loro realtà emergente.

Gli associati hanno donato al parroco un simpatico ritratto in stile Simpson, strappando sorrisi in mezzo all’emozione.



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La scuola: “È stato vicino ai giovani, sempre”


La preside, professoressa Giuseppina Zannini, ha parlato con profonda commozione del ruolo di don Luciano come insegnante di religione.

Ha ricordato il suo aiuto, la sua presenza costante, la vicinanza ai ragazzi anche nei momenti più difficili.

La scuola primaria e secondaria di Casale e tutta la comunità scolastica di Carinola hanno rivolto al parroco un caloroso ad maiora.



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I genitori dell’asilo e il canto dei bambini


I rappresentanti dei genitori della scuola dell’infanzia hanno ringraziato il parroco per aver accompagnato con delicatezza e attenzione la scoperta della fede dei più piccoli:

«Un buon pastore per i nostri figli e un sostegno per noi genitori».


Il momento più emozionante è stato il canto di ringraziamento composto da suor Alma, eseguito dai bambini dell’asilo: un gesto semplice ma capace di toccare il cuore di tutti.



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Il Consiglio Pastorale: “Hai cucito legami, sei stato un sarto della comunità”


Il saluto del Consiglio Pastorale, affidato a Rosa Forcina, è stato uno dei momenti più intensi della serata.

Rosa ha ripercorso i vent’anni di ministero di don Luciano, descrivendolo come un ponte e come un sarto:


«Sei stato un grande sarto: hai cucito legami, motivazioni, percorsi di fede. Hai formato giovani e famiglie, hai costruito una comunità viva».


Ha ringraziato anche i genitori del parroco, «per aver donato un figlio così», e ha espresso la certezza che don Luciano continuerà il suo cammino con la stessa dedizione che lo ha contraddistinto a Casale.



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L’ultimo grazie di don Luciano: “Casale mi è entrato nel cuore”


Nel suo saluto finale, don Luciano ha parlato con sincerità profonda, alternando sorrisi, ricordi e tanta emozione.


«In questo paese ho donato gli anni più intensi della mia vita», ha detto.

«Anni di passione, entusiasmo e avvilimento. Di amicizie e solitudine. Casale è cambiato e sono cambiato anch’io. Ma Casale mi è entrato nel cuore».


Ha ringraziato la famiglia, i sacerdoti, don Struffi, don Paolo, monsignor Piazza, i collaboratori, le suore di ieri e di oggi, i catechisti, i gruppi liturgici, l’oratorio Ain Karem, l’Azione Cattolica, la Caritas, le confraternite, i comitati festa, gli anziani, i malati, le associazioni, le scuole, l’amministrazione, le forze dell’ordine e i casalesi emigrati.


Ha ricordato i 420 bambini battezzati e i 435 casalesi accompagnati al cielo in questi vent’anni.


Ha avuto un pensiero speciale per Donato, ( sappiamo tutti a chi Donato si riferisce, «Grazie per la pazienza e anche per le arrabbiature».


Come segno di gratitudine, ha annunciato la donazione di un pisside per la custodia della Santissima Eucaristia, un gesto simbolico di grande valore.


E ha concluso con parole che resteranno a lungo nel cuore della comunità:


«Le decisioni del mio trasferimento non sono mie. Noi siamo fatti per andare, non per restare. Noi andiamo, Gesù resta. Grazie Casale».



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Ora lo sguardo va a Don Manuel: la speranza di una continuità autentica


Mentre Casale saluta il suo parroco storico, la comunità attende ora l’arrivo di don Manuel, con la speranza che il cammino avviato in questi vent’anni possa trovare prosecuzione e nuova linfa.


Non si tratta soltanto di raccogliere un’eredità, ma di continuare un’opera viva, fatta di relazioni, oratorio, ascolto, cura quotidiana e vita parrocchiale condivisa.

La comunità è pronta ad accoglierlo con affetto e rispetto, nella certezza che ogni pastore porta un dono diverso ma con un’unica finalità: far crescere la famiglia parrocchiale.


Un ponte si chiude, un altro si apre.

E la storia della nostra parrocchia continua.


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