Un vero e proprio call center criminale, organizzato come un’azienda e specializzato nelle truffe agli anziani, è stato smantellato nelle scorse ore dalle forze dell’ordine. Il blitz ha portato a 17 arresti e a numerosi indagati, molti dei quali legati alla Campania e al territorio casertano. Un’operazione che riporta al centro dell’attenzione un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, capace di colpire famiglie e comunità anche molto vicine a noi.
Le indagini hanno fatto emergere una struttura criminale ben organizzata, con ruoli precisi e una vera catena di comando. Il gruppo aveva allestito un call center abusivo all’interno di appartamenti e perfino in un B&B, da cui partivano centinaia di telefonate al giorno dirette in tutta Italia. Nulla era lasciato al caso: c’erano i telefonisti incaricati di contattare le vittime, i coordinatori che suggerivano le frasi da usare, i cosiddetti “trasfertisti” che si recavano fisicamente a casa degli anziani e chi si occupava di ripulire il denaro ottenuto illegalmente.
Il metodo utilizzato è noto ma ancora oggi tremendamente efficace. I truffatori contattavano soprattutto persone anziane, spesso sole, fingendosi carabinieri, avvocati o funzionari di tribunale. Il copione era quasi sempre lo stesso: la notizia di un grave incidente stradale causato da un figlio o un nipote, la richiesta urgente di denaro per “evitare l’arresto” o “sbloccare la situazione” e l’invito a non avvisare nessuno perché si trattava di un’indagine riservata. La vittima veniva così messa sotto pressione, spaventata e isolata. Poco dopo, un complice si presentava alla porta per ritirare contanti, oro e gioielli. Non si tratta di ingenuità, ma di una vera e propria manipolazione psicologica studiata per colpire nel momento di massima fragilità emotiva.
Secondo gli investigatori, sono decine gli episodi documentati e centinaia di migliaia di euro il bottino complessivo. Un fenomeno che riguarda da vicino anche il Casertano e i comuni limitrofi, dove negli ultimi anni le segnalazioni di truffe agli anziani sono in costante aumento. Dietro ogni caso non ci sono solo numeri, ma persone e famiglie colpite nel profondo, spesso segnate dal senso di colpa e dalla vergogna.
Le forze dell’ordine ribadiscono alcuni consigli fondamentali: nessun carabiniere chiede soldi per telefono, nessun avvocato manda incaricati a ritirare contanti e, in caso di dubbio, è sempre meglio chiudere la telefonata e contattare immediatamente il 112 o un familiare di fiducia.
✍️Luma
Parlare con i nostri anziani resta l’arma più efficace. Spiegare loro che queste truffe esistono, che non devono fidarsi delle telefonate allarmistiche e che, soprattutto, non devono mai vergognarsi se si trovano in difficoltà. Il silenzio e la paura sono le vere alleate dei truffatori.
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