Anche quest’anno, nel solco di una tradizione che si rinnova da generazioni, la Commissione Festa di San Paolo Apostolo sta distribuendo alla comunità i classici e storici calendari di San Paolo, un segno semplice ma profondamente identitario per Casale e per i suoi fedeli, vicini e lontani.
Il calendario 2026 non è soltanto uno strumento per scandire i giorni dell’anno, ma si presenta come un vero e proprio cammino spirituale e comunitario. Le immagini scelte raffigurano infatti gli affreschi della Basilica di San Paolo fuori le Mura in Roma, che raccontano, come un libro aperto, i momenti più significativi della vita dell’Apostolo delle genti: la chiamata, il coraggio, lo zelo missionario, le fatiche del viaggio, l’annuncio instancabile del Vangelo fino al martirio.
Sul retro del calendario trova spazio un testo intenso e profondamente umano, firmato da don Luciano, che accompagna la comunità verso il nuovo anno e, allo stesso tempo, segna la conclusione del suo mandato pastorale. Parole che non sono solo un saluto, ma una vera testimonianza di vita, di fede e di gratitudine, cariche di memoria, affetto e speranza.
Di seguito, il messaggio integrale di don Luciano, così come riportato sul calendario di San Paolo 2026:
Carissimi Fedeli,
con la grazia di Dio, ci apprestiamo a vivere un nuovo anno, una nuova opportunità che Dio ci dà per scrivere, con la nostra vita, le pagine uniche e irripetibili della storia di ciascuno di noi, ma anche la bella storia della nostra comunità parrocchiale. In questo calendario 2026 abbiamo voluto inserire gli affreschi che sono presenti nella Basilica di San Paolo fuori le mura in Roma. Essi illustrano magistralmente alcuni momenti salienti della vita dell’Apostolo Paolo. Le immagini sono come un libro aperto. Testimoniano, catechizzano additandoci e facendoci soffermare su alcuni aspetti della personalità di Paolo di Tarso: la sua disponibilità a lasciarsi condurre da Dio, il suo zelo apostolico, il suo coraggio nell’affrontare le molteplici difficoltà per annunciare il vangelo, i successi e gli insuccessi dei suoi viaggi missionari, l’amore incondizionato per Gesù Cristo testimoniato con il martirio.
Nel preparare questo calendario 2026, ho provato sentimenti contrastanti di nostalgia, tristezza e al contempo gratitudine nel pensare alla prossima festa di San Paolo. La vivrò diversamente, ma sono certo che quei giorni saranno caratterizzati da ricordi indelebili, che custodirò sempre nel cuore. Colgo questa occasione per far giungere a tutti i casalesi, vicini e lontani, il mio ringraziamento al termine del mio mandato come vostro pastore.
In questo paese, ho vissuto, donato gli anni più intensi della mia età, quella in cui si diventa padri, ci si misura con la propria esuberante vitalità e si scoprono le proprie debolezze, in cui si avverte grande energia, ma allo stesso tempo si fanno anche i conti con le delusioni di tanti sogni non realizzati. Questa comunità parrocchiale mi è entrata nel cuore lasciandomi l’eredità di volti, incontri, storie, testimonianze che hanno modificato il mio modo di essere, di pensare, di pregare, di agire, di amare.
Per questo mi è molto facile dire un imponente GRAZIE. Ringrazio tutti voi, ognuno dal più piccolo al più anziano. Grazie per il bene che mi avete voluto, me ne vado con la gioia di non avere il rancore con nessuno e vi chiedo scusa se non sono riuscito in tutto. Se la nostra comunità è così, è grazie a ciascuno di voi, alla vostra fede, al vostro rispetto per i sacerdoti, alla vostra generosità, alla vostra creatività.
Possa l’Apostolo delle genti continuare a custodire ciascuno di voi, le vostre famiglie e soprattutto il nuovo pastore don Manuel, che viene in mezzo a voi per continuare a portare l’annuncio del regno di Dio e a vivere la fede che San Paolo ci ha testimoniato con la sua vita.
Chiediamo la Sua intercessione nel nostro quotidiano impegno ad essere autentici e coraggiosi testimoni dell’amore di Cristo nella Chiesa e nella società del nostro tempo. Un sentito e profondo grazie al Comitato per la cura, la passione, la devozione nell’organizzare la festa e a don Fiorentino Andolfi, che ha contribuito con talento e creatività alla grafica del calendario.
Buon Anno… Don Luciano
Un calendario che diventa così memoria, saluto e passaggio di testimone, custodendo tra le sue pagine non solo i giorni che verranno, ma anche una storia condivisa fatta di fede, relazioni e comunità.
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